mercoledì 18 maggio 2011

Abatino Pirlo lascia il Milan

Andrea Pirlo non sarà più un calciatore del Milan, dal 30 Giugno si potrà legare ad un nuovo club (sarà la Juventus?) vista la scadenza del suo contratto con i rossoneri. "Sono stati 10 anni indimenticabili quelli vissuti al Milan" dice con il suo solito tono da Baudelaire del pallone.


La passata stagione il Milan confermò il regista, tra i primi 3 al mondo nel suo ruolo, su richiesta di Leonardo. Ancelotti lo avrebbe portato con sé al Chelsea. Alla fine il Milan rinunciò a monetizzare il contratto con un giocatore vicino alla scadenza. Quest'anno il Campione del Mondo 2006 è stato fuori per 7 mesi, giocando 15 partite, realizzando 3 assist e 1 gol (vittoria a Parma, uno dei goal più belli del campionato). Con Allegri non ha avuto la medesima importanza per la squadra, dopo che per 10 anni aveva portato per mano i diavoli. Il cervello e il piede da cui partivano i gol di Shevchenko, Inzaghi e Kakà.

Il futuro potrebbe regale a Pirlo un altra stagione italiana: dopo la travagliata storia d'amore con Moratti e l'Inter, che lo fece giocare a Reggio Calabria; e l'innamoramento per la maglia Azzurra, dall'Under 21 fino alla notte di Berlino. Andrea è l'ultimo campione rimasto alla bandiere italiana. Quelli nati dopo di lui, sono tutti finiti in centrifughe sbagliate (Cassano, Miccoli, Aquilani, Di Natale) per rimanere campioni impalpabili.

Lo avevamo definito "Abatino" (come Gianni Rivera) per via della sua corporatura leggera e poco adatta al gioco di mischia. Lui, ha imposto la propria eleganza anche in mezzo a selve di mediani sanguinari. Come passa la palla Andrea non c'è nessuno. 

De Benedetti esulta, il Giornale lo cazzia

De Benedetti editore di Repubblica e tessera numero uno del PD si dice "entusiasta del risultato elettorale". Si unisce al coro di quelli che pensano che il vento sia cambiato: «Berlusconi è nato a Milano ed è morto a Milano»

L'eterna sfida tra l'Ingegnere e il Cavaliere torna d'attualità, come ai tempi della Mondadori. Come se le politica italiana fosse la continuazione del loro conflitto con altri mezzi.  E gli avversari non aspettano a replicare, oggi il Giornale scrive a firma di Scarpino: "L’emulo degli sciacalli è frettoloso: le bocce di questa elezione non si sono ancora fermate. Lasciamo pure che De Benedetti sputi il suo veleno e che i suoi giornali cantino una sconfitta che ancora non c’è. Diamine, siamo una democrazia, anche De Benedetti può parlare credendo di interpretare un popolo che non è con lui". 


Il popolo in questa storia non c'entra. Forse lettori e giornalisti avranno il gusto di condividere certe campagne di stampa, da una parte e dall'altra. Evitiamo però di sputtanare la democrazia come la possibilità di lasciar parlare i folli, solo perché hanno seguito. Silvio e Carlo sono principi del foro, le cui parole sono sorrette da consoli fedeli e retribuiti. Chi vota però vuole veder migliorato il proprio quotidiano, vuole trovare un lavoro e un modo per crescere insieme agli altri senza invidie e senza nemici. Vado a votare anche per non dover più decidere se stare con l'uno o con l'altro. 

Pisapia come Tartaglia, ha tolto il sorriso a Silvio

La strategia su Milano, esposta da Berlusconi ieri sera in un vertice a Palazzo Grazioli, sarebbe quella di mostrare come Giuliano Pisapia sia sostenuto dai centri sociali e la sinistra estrema. La faccia il premier ce la metterà solo se i sondaggi parleranno di margini di successo. Rispetto ai rapporti con la Lega, Berlusconi avrebbe indicato la strada di decisioni da ora in poi più condivise, mentre slitta a giugno la verifica.

 A Milano sono pronti i manifesti con Pisapia che lancia la statuetta del Duomo a Silvio. L'arma segreta degli spin doctor del Pdl è aver scoperto che Giuliano Pisapia è la copia di Massimo Tartaglia, il folle aggressore del Premier a Piazza Duomo nel Dicembre 2009. L'idea è quella di raccontare tramite dossier appositamente inventati che Tartaglia abbia cambiato identità per volere di Vendola, che lo ha candidato in lista per le primarie del Pd. Sfuggendo anche al fine occhio di D'Alema, che pure aveva sentito la puzza di centro sociale del candidato sindaco. Questi geni della comunicazione stanno indottrinando Santanchè e pupazzi simili, con frasi del tipo "con Pisapia vincerà il partito della droga", oppure "i vostri figli diventeranno musulmani" e "l'Eco Pass sarà devoluto a lavavetri". Lo stesso Silvio ha dichiarato: "Dietro Pisapia i centrisociali e i ladri di auto!". 

Tartaglia-Pisapia avrebbe lo scopo di vincere  e di replicare il famoso gesto del lancio di una statuetta del Duomo sul muso di Berlusconi. A grandezza naturale stavolta. Di certo l'effetto cazzotto sui denti è già ben presente in Silvio, che ora ha paura della pugnalata tecnica di Bossi al suo governo. Pisapia ha rovinato sorriso e voglia di ridere. Come Tartaglia e più della Boccassini. Una sberla elettorale (e morale) pesante quanto un souvenir di marmo. 

domenica 8 maggio 2011

Incendio all’auto dell’assessore. Secondo i carabinieri è stata autocombustione!

Dalla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi

LEQUILE – Nella notte tra venerdì e sabato l’auto dell’assessore comunale, Emidio Buttazzo, è stata distrutta dalle fiamme. Non è ancora chiaro cosa abbia appiccato l’incendio, avvenuto in via Trieste, strada principale del piccolo comune, proprio di fronte casa del’interessato e a cinquanta metri dall’abitazione del Sindaco.
Le fiamme hanno agito indisturbate per circa quaranta minuti prima dell’arrivo dei Vigili del Fuoco, allertati dai primi testimoni accorsi intorno alle tre e mezza. Stando alle testimonianze, il fuoco si è propagato dall’interno della macchina, una Fiat Tempra, ed è salito in alto fino ad incenerire i prospetti delle abitazioni vicine. Uno spettacolo per pochi, data l’ora tarda, che ha destato molta preoccupazione data l’adiacenza con le abitazioni. I Vigili del fuoco hanno spento l’incendio giunto al suo apice.
L’assessore (delega alla pubblica istruzione)  ha detto di aver sentito un suono simile ad un clacson prima di capire quello che stava accadendo sotto la sua finestra. Il che lo induce a pensare che l’auto abbia preso fuoco in maniera accidentale e il suo tipico dell’antifurto ha solo cercato di avvisare dell’inizio del pericolo. L’auto era parcheggiata davanti casa di due anziane signore, svegliate dal pericolo ma impossibilitate ad uscire, dato che fumo e fuoco lambivano le persiane delle loro case. Le fiamme pero si sono propagate anche alle altre due auto che erano parcheggiate nelle vicinanze: una Citroen C4 ed una Fiat Panda vecchio modello. Stando ai primi rilievi, non è stata trovata traccia di esplosivo o di liquido infiammabile. 
L’interessato ha riferito di non avere motivi per sospettare il dolo: “non c’è stato nemmeno un litigio che possa farmi pensare a questo”. È stata comunque esposta denuncia, le indagini sono in mano ai carabinieri della Caserma di San Pietro in Lama.  

(p.m)

sabato 7 maggio 2011

Iervolino: "Ho combattuto da sola"

''Ho sempre molto creduto e continuo a credere nel partito democratico, in un partito nel quale tutti i i riformisti, coloro che pongono la giustizia, la solidarieta' e la pace al primo posto si mettessero insieme per fare un grande sforzo di crescita civile ed anche economica del paese'', dice con la sua voce perennemente emozionata, il sindaco Rosa Iervolino. Giunta al congedo dal suo mandato. Tra 7 giorni si vota  uno tra Lettieri e Mastella prederà il suo posto.Perché il Pd a Napoli si è squagliato.

''Devo dire che a Napoli non l'ho mai sentito vicino e neanche quello di Roma - dichiara il sindaco in un intervista all'ANSA - Napoli e' la citta' con il piu' alto tasso di disoccupazione, poverta', carenza di strutture. Se uno non conosce la realta' di Napoli non riesce neanche a immaginarle, non dico a capirle''. ''E' una citta' dove c'e' la camorra, dove ci sono mille problemi - conclude - E allora bisogna avere l'umilta' di capire prima di giudicare. E non sempre anche a livello centrale, il partito ha avuto questa umilta'. Non ha capito e ha giudicato male. O semplicemente se ne e' disinteressato. A livello locale e' ancora troppo diviso in gruppi e gruppetti personali, non riesce a volare alto''.

Che ce l'abbia con la nomenclatura, con il Pd delle tessere e delle primarie fatte a tavolino? Pensate alle primarie di Napoli, annullate per il voto di qualche migliaio di cinesi. Persino Saviano disse che il risultato era stato inficiato e che il vincitore Andrea Cozzolino non era adatto, ma perché non dirlo prima? Perché farlo partecipare? Perchè Cozzolino va bene per fare l'eurodeputato del Pd e non il sindaco? Bersani su Napoli ha fallito. La Iervolino nha combattuto da sola contro Silvio e la sua squadra di squali, ora a Lei non resta che fare le valigie e andare a respirare aria nuova. 

Il Presidente del consiglio dovrà invece inventare qualcosa di nuovo per attaccare l'opposizione, andati via Bassolino e Iervolino la Campania e Napoli sono suoi. Con tutti gli annessi e connessi. 

venerdì 6 maggio 2011

Il Giro d'Italia parte da Torino per festeggiare i 150anni

Domani prende il via il 94esimo Giro d'Italia, da Torino a Milano in tre settimane. Un percorso che ripercorre le tappe storiche e le salite più dure della storia della corsa a tappe, simbolo per antonomasia dell'unità d'Italia.


Ci sarà Alberto Contador, vincitore nel 2007 e padrone delle ultime corse a tappe. In attesa di giudizio dal Tas internazionale, ma presente grazie alla federazione spagnola. Assente il rivale Andy Schleck, le insidie per il super-favorito vengono da Nibali e Scarponi. Più una truppa di capitani e fuoriclasse che cercheranno di trovare la forma migliore nel corso delle 21 tappe. Denis Menchov, dichiara che tutto si deciderà nella settimana dolomitica. Sastre sarà al suo fianco, poi l'altro spagnolo Joaquin Rodriguez capitano della Katusha. Belle speranze per Di Luca, il rientrante Sella e Pozzovivo. Mentre una possibile sorpresa la potrebbe offrire il ceco Roman Kreuziger, che sembra pronto per il classico salto di qualità e ha in squadra Tiralongo e Masciarelli come scudieri. Non sottovalutare Popovych e quel Lovkvist, capitano del Team Sky, che nella scorsa stagione figurò come miglior giovane.

Per altri traguardi, inutile fare un elenco dei vari cacciatori di tappe, tra i quali potrebbe rientrare il campione d'Italia Visconti. Limitiamoci solo a ricordare che anche gli sprint si presentano appassionanti con tipi del calibro di Mark Cavendish, Tyler Farrar e Alessandro Petacchi. E McEwen. Da seguire Napolitano (Acqua&Sapone) Igor Anton(Euskaltel) e Brutt (Katusha).

Inizia il mese più bello dell'anno.

giovedì 5 maggio 2011

Monnezza, Silvio torna a Napoli con l'esercito

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi ha confermato la voce che voleva il ritorno delle forse militari a nel capoluogo partenopeo: "Dato che a Napoli si sono riformati i mucchi di immondizia per le strade abbiamo chiesto ancora una volta l'intervento dei militari. Da lunedì i nostri uomini in campo con 73 mezzi con e 170 uomini per far ritornare Napoli ad essere una città civile".  
 
I soldati verranno dotati di scopa azzurra, mantello e scettro da principe azzurro e avranno un gruppo di cheerleader al loro fianco. Pronte a portare il sorriso in città. E dato che siamo in campagna elettorale, verrà chiesto a qualche giocatore del Napoli di fare bella figura in mimetica, firmando autografi alle truppe. Mentre alla Balivo è stato chiesto di anticipare lo spogliarello in caso di vittoria del candidato Pdl. 

"Faremo ritornare Napoli ad essere una città civile'', ha detto il premier, tornando ad attribuire le colpe "al malgoverno della sinistra" perchè "da parte nostra il miracolo fu fatto in soli 58 giorni, lasciando le istruzioni per le amministrazioni locali". Al governo - ha sottolineato - non si può addebitare nessuna distrazione". E ci mancherebbe...solo sobrie cenette.