mercoledì 20 aprile 2011

Fidel abdica: "non pensavo di vivere cosi a lungo"

Fidel Castro ha lasciato ufficialmente il Comitato centrale del partito, al suo posto è stato eletto primo segretario del partito il fratello Raul Castro. Il leader cubano rinuncia alla sua ultima carica istituzionale. Aveva assunto l'incarico il 16 febbraio 1959, in seguito alla cacciata di Batista e alla vittoria dei rivoluzionari, per cederla formalmente nel 2006 quando i suoi problemi di salute lo avevano costretto a cure intensive.

 
Il 18 febbraio 2008, con un messaggio apparso sul sito di Granma (l'organo di informazione del  Partito comunista cubano), Fidel Castro ha rinunciato alle cariche di Presidente del Consiglio di Stato e Comandante in capo, affidando il governo al fratello Raúl Castro;

Ora, il Lìder maximo, tornato nella pena disponibilità delle sue facoltà intellettive, vuole gestire la fase di transizione verso la nuova Cuba. Scegliendo le persone che guideranno l'isola verso l'economia di mercato e la libera concorrenza. Una sorta di "aggiornamento" del socialismo, come cercano di spiegare i vertici del partito, tutt'altro che delusi dai 50 anni di rivoluzione al potere. Fidel ha appoggiato la proposta del fratello Raul di limitare a due periodi da cinque anni i mandati politici presentata da Raul sabato scorso durante l'inaugurazione del congresso del partito. Il futuro di Cuba inizia con un capo carismatico che cede al trascorrere degli anni, che lascia il potere al suo lignaggio ma non preclude nulla ai suoi concittadini. Lascia un buon livello d'istruzione e un modello di sanità pubblica che neanche gli USA possiedono.

Forse i cubani cercheranno di uscire dal paese cartolina che sono ora (sempre il secondo paese più visitato dei Caraibi), con le auto d'epoca e i racconti dei vecchi donnaioli. Spero per loro che non vengano colti dall'idiozia del benessere, tipica del mondo occidentale: consumista e utopica più di un regime socialista.


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