giovedì 7 aprile 2011

Giappone, scossa di 7.4°. Continua la vita tra le radiazioni

''Tutto intorno ci sono solo fango, cadaveri e radiazioni'', racconta all'ANSA un ufficiale della polizia della prefettura, Mikio Murakoshi. ''Le ricerche - aggiunge - si spingono con prudenza nel raggio dei 20 km, malgrado si tratti della zona di evacuazione obbligatoria, e in ogni caso fin dove i contatori geiger rilevano livelli di radiazioni dannosi per la salute''. 
I lavori di recupero materiale, rileva Murakoshi, ''devono essere fatti manualmente dai circa 200 poliziotti impegnati nell'area quotidianamente, con il fango fino alle ginocchia che complica tutto''. Tutta la zona e' deserta, le case sono state distrutte, con la certezza che ''ci sono ancora tanti cadaveri. Fare una stima - precisa l'ufficiale sul punto - e' impossibile. I dispersi sono annotati in base alla segnalazione fatta dai familiari. Considerando quanto accaduto e i danni verificatisi, non e' da escludere che interi nuclei familiari siano stati spazzati via''. La volonta' di continuare ''c'e' - conclude prima di chiudere la conversazione telefonica -, anche con una velocita' ridotta'' e con la radioattivita' i cui valori cambiano continuamente. 

In questo scenario è arrivata due ore fa una nuova scossa sismica, con epicentro nel Pacifico. A Minamisoma e Futabamachi, due cittadine nelle immediate vicinanze della disastrata centrale nucleare di Fukushima n.1, l'intensita' e' stata pari a 5+ e 5-. L'epicentro e' stato individuato a pochi chilometri dalla costa della prefettura di Miyagi e alla profondita' di 40 km. Lo tsunami e' atteso fino a 2 metri a Miyagi e fino a 50 cm sulla costa. In Giappone ormai l'allarme suona ogni mattina.

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