Dionigi Tettamazzi, arcivescovo di Milano, forse voleva parlare da bravo cattolico ai suoi fedeli. Si è ritrovato a parlare da "comunista giustizialista" e quasi quasi lo prendono per amante della Boccasini. Il fatto che il cardinale di Milano parli di guerra, giustizia e povertà, basta a porlo in contrasto con la cultura politica di Berlusconi e quindi un nemico in vista delle elezioni a sindaco di Milano. Lo scrive Sallusti sul Giornale.
Stamattina il vescovo si è ritrovato in prima pagina su Il Giornale, accusato di aver proferito un'omelia "ad personam" nel giorno della benedizione delle palme. Da qui la critica a Tettamanzi di non essere in sintonia con la pancia dei cattolici e di “leggere la realtà con gli occhiali tridimensionali della carità”.
Il Cardinale ha anche ricordato Vittorio Arrigoni, dicendo: «Il suo sacrificio sia d’esempio per vincere ogni egoismo».
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