lunedì 11 aprile 2011

Lampedusa a ferro e fuoco, i migranti si oppongono ai rimpatri

Qualcuno fugge per l'isola, nascondendosi o tentando di imbarcarsi di nascosto su altre navi. Molti altri hanno occupato il centro d'accoglienza e manifestano salendo sui tetti e gridando "Libertè". Qualcuno ha pensato di farsi arrestare (metti che ti tengono in un carcere, sei sempre in Italia, n.d.r) appiccando fuochi per le strade o rompendo le finestre delle case. Insomma fanno di tutto pur di non partire.


















Non tornare in Tunisia. Questo è chiaro, ma è altrettanto chiaro che è l'unica cosa che Maroni ha intenzione di fare. Soprattutto dopo la giornata fallimentare in Europa. Alla fine sull'aereo di ritorno salgono solo 30 tunisini. Gli altri sono rinchiusi nel centro e si beccano le cariche della polizia.  

Dopo la dispersione avvenuta nella settimana scorsa, in seguito alla discesa di Silvio e alla via di fuga Manduria, ora a Lampedusa dovrebbero esserci circa 3000 persone in attesa di partire. Non di tornare indietro. Checché ne decida l'Europa, queste persone aspettano. Quando si può iniziare a parlare di  deportazione ?

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