venerdì 1 aprile 2011

Manduria: più arrivi più fughe !

Il tempo di sbarcare a Taranto, prendere il pullman e arrivare nella campagna di Manduria (allevata a vigneti per il più famoso vino rosso di Puglia). Terra rossa e sole a picco, un campeggio forzato. Maroni e Berlusconi, convinti di rimpatriarne la maggioranza, hanno deciso che questi tunisini vanno tenuti in campi provvisori e hanno imposto le tendopoli. Salvo poi ritrovarsi contro tutte le regioni. Che tramite il loro rappresentante Vasco Errani dichiarano: 'Diciamo no a situazioni che non si possono gestire, le tendopoli non sono gestibili''.

Stamattina in conferenza stampa, i due hanno confermato l'imposizione alle regioni di non distinguere tra profughi e clandestini. Ma appena finita la "cabina di regia" istituita per l'emergenza, Formigoni si è preoccupato di ribadire che in Lombardia non arriveranno migranti irregolari. Perché per i clandestini vige la legge del rimpatrio !

Già, queste persone, qualunque sia la loro storia sono criminali prima ancora di metter piede in Italia. Il reato di clandestinità inizia appena mettono piede su una barca, forse. Quando arrivano vengono schedati e messi in  detenzione. Per un mese Lampedusa è stata la loro prigione. Ora si cerca di sistemarli in giro per la penisola, ma possibile che non ci siano quattro mura in cui ripararli? No, meglio una tenda e dormire per terra. 


Maroni ha spedito 1500 uomini a Manduria nei giorni precedenti lo show di Silvio a Lampedusa. Ne erano scappati circa 500. Stamattina ne sono arrivati 1.700 al porto di Taranto. Le partenze sono state scaglionate in tre gruppi: il primo da 600, il secondo da oltre 700 e il terzo da 150. Per il trasporto vengono utilizzati pullman civili messi a disposizione dalla Prefettura.

Il bello è che alle 14 circa arrivano a destinazione e alle 15 già un centinaio di loro si disperde tra le campagne. Perché Manduria è un centro-lager transennato come un cantiere edile. Si può scavalcare la recinzione o la si può sollevare quel tanto da aprire una porta verso la libertà.

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