mercoledì 30 marzo 2011

Silvio a Lampedusa: sguazza nelle emergenze come un maiale nel letame

Ad ora di pranzo, con l'odore delle rape lesse che impesta la cucina, vedere Silvio in doppio petto nero atterrare  a Lampedusa mi ha messo il volta stomaco.

Il suo fare da Boss si confà a queste occasioni. Come a L'Aquila, a Napoli o nel veneto allagato di quest'inverno. Un capo azienda che viene a incoraggiare i dipendenti più sfortunati. Non il carisma del Capo di Stato che chiama all'unità d'intenti, piuttosto un manager che propone un futuro premio produzione. Il Premio Nobel per Lampedusa. Pacchianeria ?

No, le solite offerte dell'imbonitore:  "Con il ministro dell'Economia abbiamo deciso una moratoria fiscale, bancaria e presidenziale, una moratoria del pagamento di tutte le tasse. Questo significa che il pagamento viene spostato in là nel tempo", ha affermato Berlusconi. Giusto per la cronaca disse le medesime cose agli aquilani che però dovettero ricorrere alle maniere forti per far rispettare il blocco dei pagamenti.


Dulcis in fundo, un piano per il turismo studiato ad hoc per l'isola siciliana: "Ho comprato una villa su internet, voglio diventare lampedusano". Punta sull'escursionismo delle sue schiavette? O le porterà in spiaggia a fare bella mostra ? 


Vorrei vederlo che convince Ruby: "Non cara quest'estate dimenticati Sharm, andiamo a Lampedusa !!!" 

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