''Devo dire che a Napoli non l'ho mai sentito vicino e neanche quello di Roma - dichiara il sindaco in un intervista all'ANSA - Napoli e' la citta' con il piu' alto tasso di disoccupazione, poverta', carenza di strutture. Se uno non conosce la realta' di Napoli non riesce neanche a immaginarle, non dico a capirle''. ''E' una citta' dove c'e' la camorra, dove ci sono mille problemi - conclude - E allora bisogna avere l'umilta' di capire prima di giudicare. E non sempre anche a livello centrale, il partito ha avuto questa umilta'. Non ha capito e ha giudicato male. O semplicemente se ne e' disinteressato. A livello locale e' ancora troppo diviso in gruppi e gruppetti personali, non riesce a volare alto''.
Che ce l'abbia con la nomenclatura, con il Pd delle tessere e delle primarie fatte a tavolino? Pensate alle primarie di Napoli, annullate per il voto di qualche migliaio di cinesi. Persino Saviano disse che il risultato era stato inficiato e che il vincitore Andrea Cozzolino non era adatto, ma perché non dirlo prima? Perché farlo partecipare? Perchè Cozzolino va bene per fare l'eurodeputato del Pd e non il sindaco? Bersani su Napoli ha fallito. La Iervolino nha combattuto da sola contro Silvio e la sua squadra di squali, ora a Lei non resta che fare le valigie e andare a respirare aria nuova.
Il Presidente del consiglio dovrà invece inventare qualcosa di nuovo per attaccare l'opposizione, andati via Bassolino e Iervolino la Campania e Napoli sono suoi. Con tutti gli annessi e connessi.
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