lunedì 2 maggio 2011

Silvio torna in Procura, fondi neri per 34 milioni di dollari

Manca il gazebo ma non i supporter. Silvio continua i suoi processi del lunedì e lo fa con una dichiarazione spontanea nella quale spiega come si facciano gli acquisti nel "mercato internazionale dei diritti televisivi e l’utilizzazione degli intermediari".

In sintesi: hai bisogno di comprare un film? invece di comprarlo in prima persona lo fai comprare da una società creata da te che a sua volta lo compra da un'altra società creata da te, quando vorrai il film lo pagherai all'ultima società ad un prezzo maggiorato rispetto al costo di partenza. Quei soldi sono sempre tuoi, ma li hai riciclati. Fatti uscire dall'azienda ma non dal tuo patrimonio, alla faccia del Fisco. 


"Questi fatti sono pure invenzioni" ha detto Berlusconi ai fan (transennati come in una riserva indiana, scortati dal cordone della polizia, tenuti divisi e lontani dai contestatori). E sarebbero inventati anche i 34 milioni di dollari che negli anni avrebbero messo da parte con questo sistema tutti i complici di Berlusconi: il figlio Pier Silvio, Fedele Confalonieri, Frank Agrama (il contatto americano) e altre otto persone. Denaro che, recita il capo di imputazione, sarebbe stato successivamente depositato "sui conti correnti presso l'Ubs di Lugano" e su altri conti 'in Svizzera e altrove'', nella disponibilità di fiduciari di Agrama, e aperti a nome degli allora manager Roberto Pace e Gabriella Ballabio. Il meccanismo, tra l'altro, avrebbe permesso di frodare il fisco per 8 milioni di euro con effetti tributari fino al settembre 2009. Il pm De Pasquale ha detto in fine : "non ho certezza che sia finito ma ho la certezza che sia durato fino al 2005".

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