lunedì 2 maggio 2011

Roma, al Concertone non si parla di referendum

Luca Barbarossa indossa una t-shirt contro il nucleare al concerto del 1 maggio a piazza San GiovanniPiccolo neo in una delle migliori edizioni (a livello musicale) del Concerto del 1 Maggio organizzato dai sindacati. Secondo quanto sostenuto da molti artisti, è stato loro proibito di parlare di temi riferiti al referendum (dall'acqua al nucleare, fino al legittimo impedimento). Il trucco sarebbe stato far firmare una liberatoria nella quale si imponeva il rispetto del silenzio sui temi. 
 
Erriquez, il leader di Bandabardò spiega: "Ci hanno fatto firmare una liberatoria per non parlare di referendum e non dare indicazioni di voto qui dal palco di San Giovanni. E' una censura bella e buona. Non siamo stati informati di quello che firmavamo perché pensavamo si trattasse della normale liberatoria che si firma quando si va in televisione. Certo questo è anche un nostro errore ma in questo modo si impedisce la libertà di parola". Il cantante ha spiegato di essere stato informato della questione dietro le quinte da Ascanio Celestini . 
In molti però erano coscienti del limite, Luca Barbarossa e la sua band si sono presentati nel primo pomeriggio con una maglia anti-nuclearista. Che da sola comunicava più di tanti discorsi. E proprio il cantautore romano si è esibito con Neri Marcorè in una speciale cover di "Felicità" di Albano e Romina, divenuta "L'Immunità". La piazza rispondeva con "Berlus-co-ni pe-zzo di me-rdaàà" 

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