mercoledì 18 maggio 2011

Pisapia come Tartaglia, ha tolto il sorriso a Silvio

La strategia su Milano, esposta da Berlusconi ieri sera in un vertice a Palazzo Grazioli, sarebbe quella di mostrare come Giuliano Pisapia sia sostenuto dai centri sociali e la sinistra estrema. La faccia il premier ce la metterà solo se i sondaggi parleranno di margini di successo. Rispetto ai rapporti con la Lega, Berlusconi avrebbe indicato la strada di decisioni da ora in poi più condivise, mentre slitta a giugno la verifica.

 A Milano sono pronti i manifesti con Pisapia che lancia la statuetta del Duomo a Silvio. L'arma segreta degli spin doctor del Pdl è aver scoperto che Giuliano Pisapia è la copia di Massimo Tartaglia, il folle aggressore del Premier a Piazza Duomo nel Dicembre 2009. L'idea è quella di raccontare tramite dossier appositamente inventati che Tartaglia abbia cambiato identità per volere di Vendola, che lo ha candidato in lista per le primarie del Pd. Sfuggendo anche al fine occhio di D'Alema, che pure aveva sentito la puzza di centro sociale del candidato sindaco. Questi geni della comunicazione stanno indottrinando Santanchè e pupazzi simili, con frasi del tipo "con Pisapia vincerà il partito della droga", oppure "i vostri figli diventeranno musulmani" e "l'Eco Pass sarà devoluto a lavavetri". Lo stesso Silvio ha dichiarato: "Dietro Pisapia i centrisociali e i ladri di auto!". 

Tartaglia-Pisapia avrebbe lo scopo di vincere  e di replicare il famoso gesto del lancio di una statuetta del Duomo sul muso di Berlusconi. A grandezza naturale stavolta. Di certo l'effetto cazzotto sui denti è già ben presente in Silvio, che ora ha paura della pugnalata tecnica di Bossi al suo governo. Pisapia ha rovinato sorriso e voglia di ridere. Come Tartaglia e più della Boccassini. Una sberla elettorale (e morale) pesante quanto un souvenir di marmo. 

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