A Milano sono pronti i manifesti con Pisapia che lancia la statuetta del Duomo a Silvio. L'arma segreta degli spin doctor del Pdl è aver scoperto che Giuliano Pisapia è la copia di Massimo Tartaglia, il folle aggressore del Premier a Piazza Duomo nel Dicembre 2009. L'idea è quella di raccontare tramite dossier appositamente inventati che Tartaglia abbia cambiato identità per volere di Vendola, che lo ha candidato in lista per le primarie del Pd. Sfuggendo anche al fine occhio di D'Alema, che pure aveva sentito la puzza di centro sociale del candidato sindaco. Questi geni della comunicazione stanno indottrinando Santanchè e pupazzi simili, con frasi del tipo "con Pisapia vincerà il partito della droga", oppure "i vostri figli diventeranno musulmani" e "l'Eco Pass sarà devoluto a lavavetri". Lo stesso Silvio ha dichiarato: "Dietro Pisapia i centrisociali e i ladri di auto!".
Tartaglia-Pisapia avrebbe lo scopo di vincere e di replicare il famoso gesto del lancio di una statuetta del Duomo sul muso di Berlusconi. A grandezza naturale stavolta. Di certo l'effetto cazzotto sui denti è già ben presente in Silvio, che ora ha paura della pugnalata tecnica di Bossi al suo governo. Pisapia ha rovinato sorriso e voglia di ridere. Come Tartaglia e più della Boccassini. Una sberla elettorale (e morale) pesante quanto un souvenir di marmo.
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