giovedì 5 maggio 2011

Villari, quello con il Vinavil al culo

Riccardo Villari, è stato nominato sottosegretario ai beni culturali. Farà coppia con il neo ministro Galan, in due non beccano un 6 in storia, figurarsi in storia dell'arte. È medico e ricercatore universitario in Malattie infettive a Napoli. 


 Eletto nel Partito Democratico Villari nel 2009 arrivò alla presidenza della commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai grazie ai voti del centrodestra. Fu uno sgambetto al neo segretario Veltroni, che non seppe uscirne in maniera onesta. Villari si incollò alla poltrona e pur di spostarlo il Pd lo ha espulso. Fu sostituito da Sergio Zavoli in commissione, ma solo dopo giorni di tira e molla sulle dimissioni dall’incarico. Doveva rassegnarle ma proprio non voleva. Le aveva invocate Veltroni, imitato poi dai presidenti di Camera e Senato. Persino Berlusconi è intervenuto a suggerirgli che conveniva se ne andasse. Lui ha resistito settimane prima di cedere. Poi, non potendo tornare nel Pd, si è iscritto al gruppo Misto per poi entrare nel Movimento per l’autonomia, lasciandolo per approdare al gruppo dei Responsabili (Scilly's Boys) di cui oggi è presidente al Senato. Per lui, la politica è scegliere la poltrona più comoda e metterci su le chiappe. Dopo averle cosparse di vinavil. 

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