mercoledì 27 aprile 2011

In Parlamento arriva il "testamento biologico"

Con una lettera di Silvio ai parlamentari del Pdl si apre un nuovo capitolo dell'agenda parlamentare. Un'altro inutile capitolo del governo di Berlusconi IV, bravo a campare e decretare su cose di nessuna utilità. La prossima legge ad minchiam o senza senso, scegliete voi, riguarderà il "testamento biologico". Scritto a piacimento di cattolici teodem, pronti a vedere una figlia vegetare per secoli pur di non concedere libero arbitrio a lei e ai suoi genitori.

Queste facce da culo, che bombardano la Libia nelle stesse ore in cui dicono di voler "difendere la vita", procederanno alla solita legge italiana della quale non si capisce nulla. Una legge tenuta in cassetto dal febbraio 2009. Ideata in 3 giorni per impedire che "una sentenza mandasse a morte una ragazza". Come dice Berlusconi: «sul fine vita non si dovrebbe legiferare e anch'io la penserei così se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni».

Per mettervi l'anima in pace su come andrà a finire la storia vi riporto uno stralcio della lettera ai parlamentari scritta da Silvio: "Noi liberali, cristiani, socialisti, riformisti, credenti di fedi diverse e non credenti, noi moderati, insomma, siamo convinti che la libertà, bene prezioso, non possa arrivare a negare la vita. Ti chiedo dunque, ancora una volta impegno e partecipazione, sicuro che, come sempre, saprai conciliare l'etica della convinzione con quella della responsabilità, così come accade quando si è di fronte a scelte e a decisioni importanti". Votare l'immunità dai processi o l'immunità dalla morte non fa differenza, è solo routine. 

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